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9 modi per scoprire la storia antica di Abu Dhabi
La città di Abu Dhabi è una sfavillante metropoli moderna, ma i siti e le località vicine sono ricchi di testimonianze delle antiche civiltà che si insediarono o si trasferirono nella regione.
Forti, tombe e tanto altro raccontano gli anni dell'Età del Bronzo dell'emirato, mentre i manufatti hanno rivelato le tracce dei commercianti beduini che attraversavano le rotte dell'incenso della celebre Via della Seta. I Beduini, nomadi del deserto avvezzi ai terreni aspri, erano portati per il commercio. Per due millenni, le carovane di cammelli hanno trasportato con delicatezza merci preziose fra le dune e le distese del Deserto Arabico, raggiungendo i popoli lontani di Cina, Europa, Asia e Africa.
In seguito, nel XVI secolo, le tribù Bani Yas si insediarono ad Abu Dhabi, che in arabo significa "la terra della gazzella". La leggenda folcloristica narra che la capitale degli EAU fu fondata quando un cervo portò a una tribù errante dell'acqua dolce su un'isola con solo 300 capanne Barasti (rami di palma), alcuni edifici in corallo e il forte del governante. Di questa tribù faceva parte l'attuale famiglia governante Al Nahyan. I primi coloni lavorarono insieme alla natura, diventando esperti naviganti e raccoglitori di perle. Potrete scoprire le meraviglie dell'Arabia antica visitando i numerosi siti del patrimonio e ammirando le tradizioni secolari.
1. Immergetevi nella storia, al centro della città
2. Incontrate gli artigiani dei manufatti tradizionali degli emirati
Non perdetevi poi la tradizionale tecnica di tessitura khoos, che utilizza foglie di palme da datteri per realizzare oggetti funzionali come cesti (jefeer), oltre alla secolare cerimonia del caffè Bait Al Gahwa. Sedete sui cuscini negli accoglienti majlis, ammirate il processo di creazione della perfetta tazza di gahwa e sorseggiatelo da graziose tazze chiamate finjan.
3. Ammirate i tesori antichi del mare
Poiché la città è circondata dal mare, perché non salire su un'imbarcazione per scoprire come l'antica popolazione di Abu Dhabi si basava sulle ricchezze delle acque per sopravvivere? La raccolta delle perle e la pesca in passato svolgevano un ruolo importante per l'economia dell'emirato, tanto che i porti accoglievano flotte di navi da pesca e per la raccolta delle perle, mentre nei cantieri navali gli esperti artigiani forgiavano le splendide navi tradizionali in legno chiamate "dhow". La raccolta delle perle era incentrata attorno al viaggio estivo Ghous Al Kabir (The Big Dive), che durava quattro mesi. Ogni viaggio iniziava con una cerimonia di congedo (Hiraat) e quando i marinai tornavano, le famiglie sulla terra ferma decoravano le loro abitazioni, intonavano canti di benvenuto e condividevano un banchetto. Diversi operatori propongono escursioni di raccolta delle perle. Salpate a bordo di un dhow, ascoltate i canti e le storie antiche marinare, e scoprite le tecniche di raccolta delle perle che hanno contribuito a scrivere uno dei primi capitoli della storia di successo della moderna Abu Dhabi.
4. Passeggiate su viali antichi in oasi di 4.000 anni fa
L'Al Ain Oasis, la più grande delle sette oasi di Al Ain, dal 2011 fa parte dei Siti Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, ed è perfetta per scoprire insieme alla famiglia la storia degli abitanti della regione che 4.000 anni fa iniziarono a vivere nel deserto. Avrete anche modo di scattare tantissime fotografie, per immortalare le spesse chiome degli alberi e gli esempi dell'antico sistema di irrigazione falaj ancora funzionanti.
5. Esplorate forti pittoreschi che hanno protetto quest'area fertile
6. Un salto indietro nel tempo all'età del ferro e del bronzo
Gli appassionati di storia apprezzeranno la Hili Oasis, situata nei pressi della Fossil Valley, che accoglie fossili risalenti all'epoca in cui l'area era ricoperta dal mare. L'Hili Archaeological Park contiene le prime testimonianze di un villaggio agricolo negli EAU, oltre a villaggi dell'Età del Ferro e del Bronzo, terreni di sepoltura, forti e infrastrutture agricole. Qui si trova anche la più vasta serie di tombe ed edifici del periodo Umm an-Nar, tra il 2500 a.C. e il 2000 a.C, dove spicca al centro la Hili Grand Tomb.
Un altro luogo perfetto dove ammirare le straordinarie tombe a forma di alveare dell'Età del Bronzo, costruite tra il 3200 a.C e il 2700 a.C, è l'Al Ain Jebel Hafit Desert Park. I manufatti qui presenti includono ceramiche, perle e pugnali, a dimostrazione del legame commerciale dell'Età del Bronzo con l'antica Mesopotamia (l'attuale Iraq), Iran, e la Valle dell'Indo (Pakistan e India).
7. Scoprite la storia interculturale a Sir Bani Yas Island
Nei secoli VII e VIII d.C. ospitava anche una chiesa e un monastero, scoperti nel 1992. Questo antico sito del cristianesimo è una testimonianza della tolleranza religiosa della regione. Gli affascinanti manufatti suggeriscono che gli abitanti di questo insediamento commerciavano spesso su tutto il Golfo Arabico e l'Oceano Indiano.
8. Lasciatevi ammaliare dal deserto più grande del mondo
Per via della sua posizione geografica, l'antica Arabia faceva parte delle rotte delle Via della Seta usate dai mercanti per viaggiare tra la Cina e l'Europa, trasportando seta e altre merci di lusso in tutta l'Asia, il Medio Oriente e il Nord Africa tra il 130 a.C e il 1453 d.C. Le città portuali del Golfo Persico collegavano le rotte marittime con quelle terrestri. Le rotte marittime iniziavano in Cina, toccavano la costa indiana fino ad arrivare alla penisola araba. I mercanti arabi commerciavano franchincenso, incenso e perle lungo le rotte dell'incenso, alcune delle quali si spingevano attraverso il deserto.
9. Incontrate gli animali che hanno fatto la storia.
Se lo spirito pionieristico dei Beduini è stato fondamentale per lo sviluppo di Abu Dhabi, gli animali al loro fianco hanno giocato un ruolo di spicco nella storia della capitale. Oltre agli apprezzatissimi cammelli, anche i falchi e saluki hanno contribuito alla sopravvivenza dei Beduini.
L'indigeno cane Saluki, una delle razze di cani addomesticati più antiche finora conosciute, è stato impiegato per 5.000 anni dalle popolazioni del deserto arabo per la caccia insieme ai falchi. I falchi servivano per individuare la preda in una terra dove le risorse scarseggiavano, come testimoniato dalla poesia, dai canti e dalle storie beduine. Nel 2016, la falconeria è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni orali e immateriali dell'umanità dell'UNESCO.